La Chiave Suprema 1-4

20.02.2017 15:38

la-chiave-suprema-coverLa Chiave Suprema

Settimane 1-4

Esercizi, commento, applicazioni pratiche

 

Cominciamo con le prime quattro settimane del corso. Vi raccomando di leggere attentamente il testo e di meditarci sopra soppesando ogni frase.
 
Il libro è un testo di grande saggezza ma nello stesso tempo un manuale operativo che, se seguito con determinazione e costanza, permette di vedere e toccare con mano risultati concreti molto soddisfacenti.
 
Ecco gli esercizi delle prime quattro settimane con i relativi commenti.
Ogni tanto evidenzierò qualche frase particolarmente significativa.
 
Ogni settimana leggete con attenzione la relativa parte ed eseguite scrupolosamente l'esercizio proposto.
 
Se non avete il testo, potete scaricare l'ebook dall'area riservata del sito. È una versione che ho trovato sul Web; potete scaricarla tranquillamente in quanto i diritti del testo sono ormai di pubblico dominio. Il testo presenta qualche refuso e qualche errore di ortografia, per il resto è identico all'originale.
 
Se volete, potete comprare l'edizione cartacea seguendo i link in fondo all'articolo.
 
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In corsivo, tra parentesi quadra, il mio commento.
 
Settimana 1

 

 Ricordate che è nella sola applicazione che consiste il valore, e che la comprensione pratica di questa legge cambierà la povertà in abbondanza, l’ignoranza in saggezza, il contrasto in armonia e la tirannia in libertà, e certamente non c’è benedizione più grande di questa dal punto di vista materiale e sociale.
 
[La conoscenza è valida quando se ne può trarre un vantaggio pratico, altrimenti restiamo nel campo della pura speculazione teorica e della filosofia. Dice don Juan al suo discepolo Carlos Castaneda. “Il potere risiede nel tipo di sapere che possediamo. Che senso avrebbe conoscere cose inutili? Esse non ci possono preparare all'inevitabile incontro con l'ignoto”. Il sapere è dunque potere. Ma il potere del sapere è nella sua applicazione. Se non mettete in pratica il vostro sapere esso non avrà nessun valore. L’invito dell’autore è chiaro: se vi limitate a leggere il libro e non mettete in pratica i suoi insegnamenti, non farete alcun progresso e non otterrete alcun risultato].
 
Ora create l’applicazione: scegliete una stanza dove potete stare da soli e indisturbati; sedete eretti, comodamente, ma non troppo rilassati; lasciate vagare i vostri pensieri dove vogliono ma siate perfettamente calmi per 15 minuti a mezz’ora; ripetete questo per tre o quattro giorni o per una settimana finché non avrete il pieno controllo del vostro essere fisico.
 
[Questo è il primo esercizio, e non è così facile come a prima vista potrebbe sembrare. Si tratta di rimanere seduti perfettamente immobili per tutta la durata dell’esercizio, al fine di ottenere la padronanza del corpo fisico. Esso è abituato a muoversi, specie nella vita frenetica dell’uomo moderno occidentale, e per tenerlo immobile ci vuole una buona dose di autocontrollo.
 
Le prime volte si ribellerà continuamente e testardamente: piccoli pruriti, fastidio e insofferenza della posizione, voglia di muoversi… non dategliela per vinta: rimanete immobili per almeno 15 minuti. Aumentate la durata di 5 minuti al giorno fino ad arrivare a mezz’ora nella settimana. Se non riuscite a rimanere perfettamente immobili per almeno 20 non passate all’esercizio successivo. Ottenere questo risultato non è facile, specie per i principianti, quindi non scoraggiatevi e perseverate con fermezza: alla fine la spunterete.
 
In questo esercizio non occupatevi minimamente dei vostri pensieri, ma lasciateli vagare liberamente come vogliono; preoccupatevi soltanto di mantenere l’immobilità fisica].

 
Molti troveranno questo estremamente difficile; altri lo conquisteranno con facilità, ma è essenziale il completo controllo del corpo prima che siate pronti per proseguire. La prossima settimana riceverete istruzioni per il prossimo passo; nel frattempo dovrete aver padroneggiato questo.
 
[Poiché state avendo quattro lezioni per volta, non passate alla successiva se non avete assimilato perfettamente questa prima lezione e non avete conseguito la completa padronanza di questo primo esercizio].
 
 
Settimana 2
 
Il pensiero è energia. Il pensiero attivo è energia attiva; il pensiero concentrato è energia concentrata. Quando è focalizzato su uno scopo ben preciso, il pensiero si trasforma in potere.

 

[Questa frase è la base di tutto il corso. Interiorizzate il significato di questa frase e fatene un caposaldo del vostro modo di pensare. Riflettete con attenzione su ogni parola e su ogni periodo. Cercatene corrispondenze nella vostra vita. Cercate di realizzare che la vostra situazione attuale è il risultato dei vostri pensieri e stati d'animo dominanti. Ripetetevi questa frase mentalmente più e più volte. Lasciatela penetrare e sedimentare nel vostro subconscio. Se necessario, imparatela a memoria fino a quando non diventa parte integrante del vostro modo di pensare].

 

La scorsa settimana vi detti un esercizio avente lo scopo di assicurare il controllo del corpo fisico; se ci siete riusciti siete pronti per continuare. Ora inizierete a controllare il vostro pensiero. Se possibile, usate sempre la stessa stanza, la stessa sedia, e la stessa posizione. In certi casi non è conveniente usare la stessa stanza, in questo caso fate semplicemente l‘uso migliore possibile di ogni condizione disponibile. Ora rimanete perfettamente immobili come prima, ma annullate ogni pensiero; questo vi darà controllo sopra ogni pensiero di apprensione preoccupazione e paura, e vi renderà capaci di trattenere solo il tipo di pensiero che desiderate. Continuate questo esercizio fino a che non ne avrete preso piena padronanza.
 
 
[Inutile nasconderlo: questo esercizio è molto difficile, più difficile di quanto le parole dello stesso autore non lascino intuire. Ma non scoraggiatevi, anzi fatene motivo di sfida con voi stessi.
 
Adesso che avete imparato a rimanere perfettamente immobili, acquisendo così la padronanza del vostro corpo, dovete fare altrettanto coi vostri pensieri.
Come constaterete praticando questo esercizio, se non ve ne siete accorti prima, la mente è impegnata in un continuo “chiacchiericcio” con se stessa. I ricercatori hanno appurato che produciamo più di 60.000 pensieri al giorno, la maggior parte dei quali negativi. Zittire la mente è estremamente difficile e quasi impossibile per l’uomo medio. I filosofi orientali chiamano la mente “una scimmia impazzita” per la sua peculiarità di passare repentinamente da un pensiero all’altro senza alcun controllo. Tutte le discipline di autorealizzazione mirano al silenzio interiore. Non scoraggiatevi, dunque, se non riuscirete a inibire i vostri pensieri: è la condizione “normale” dell’uomo contemporaneo. L’esercizio non mira tanto al silenzio interiore, quanto al controllo dei pensieri. Controllare i propri pensieri è fondamentale, perché sono essi che creano la nostra realtà. Non avere controllo dei propri pensieri vuol dire non avere alcun controllo sulla realtà.
Un modo semplice ed efficace per bloccare il flusso caotico dei pensieri è quello di concentrare l’attenzione su qualcosa. Vi consiglio di concentrarvi sul vostro respiro. Concentratevi sul flusso d’aria che entra ed esce dalle vostre narici, o sull’intero processo di respirazione. Ogni qualvolta un pensiero o una catena di pensieri si affacciano alla vostra consapevolezza, semplicemente ignoratelo; non forzatevi: ignorate i vostri pensieri e tornate delicatamente a concentrarvi sulla vostra respirazione].

 
Non riuscirete a fare questo per più di pochi momenti per volta, ma l’esercizio è valido, perché è una dimostrazione molto pratica del gran numero di pensieri che cercano costantemente di guadagnarsi l’accesso al vostro mondo mentale.
 
[Praticando l’esercizio vi renderete conto della miriade di pensieri che attraversano la vostra mente, senza che voi abbiate il minimo controllo su di essi. Col tempo imparerete a discernere i vari tipi di pensiero e a concentrarvi solo su quelli che sceglierete deliberatamente. L’esercizio mira appunto a farvi acquisire la capacità di controllo dei vostri pensieri. Non sottovalutatelo ed eseguitelo scrupolosamente fino a quando non lo avrete padroneggiato; solo allora potrete passare all’esercizio successivo].
 
La prossima settimana riceverete istruzioni per un esercizio che potrebbe essere più interessante, ma è necessario che prendiate prima padronanza di questo.
 
Settimana 3
 
Come vostro esercizio questa settimana vi chiederò di fare un ulteriore passo. Non voglio solamente che stiate perfettamente calmi e che annulliate il più possibile ogni pensiero, ma rilassatevi, lasciatevi andare, lasciate che i muscoli assumano la loro condizione naturale; questo rimuoverà qualunque pressione sui nervi, ed eliminerà la tensione che così frequentemente produce esaurimento fisico.
 
[Per eseguire bene questo esercizio procedete nel seguente modo:

•    Al solito, sedete comodamente e con la colonna vertebrale ben dritta, ma non rigida.
•    Cominciate a respirare lentamente, concentrandovi sulla vostra respirazione e ignorando ogni pensiero.
•    Adesso portate la vostra attenzione sul vostro corpo, cercando di prendere consapevolezza di eventuali tensioni.
•    Se vi sentite ansiosi o agitati o avvertite molta tensione, contraete con una certa forza per qualche secondo tutti i muscoli del vostro corpo e poi lasciateli andare. Fatelo alcune volte. Adesso la vostra tensione dovrebbe essersi allentata.
•    Adesso portate la vostra attenzione sui vostri piedi e lasciate andare tutti i muscoli: controllate le dita, le piante, il dorso, le caviglie e distendete ogni muscolo.
•    Continuate in questo modo risalendo su tutto il corpo: polpacci, ginocchi, cosce, natiche, addome, su su fino al capo.
•    Soffermatevi un bel po’ sul capo perché è proprio su di esso che si addensano la maggior parte delle tensioni: la base del collo, i muscoli attorno alla bocca e agli occhi, la fronte, il cuoio capelluto… distendete ogni muscolo, anche il più piccolo, in modo da sentirlo completamente rilassato; non dimenticate la lingua, distendetela e gonfiatela all’interno del palato fino a sentirla morbida e completamente rilassata.
•    Godetevi la gioia di starvene rilassati e lasciatevi cullare dal flusso del respiro].

 
Il rilassamento fisico è un deliberato esercizio della volontà, e si scoprirà che questo esercizio è di grande valore, in quanto permette al sangue di circolare liberamente dal corpo al cervello e dal cervello al corpo.
 
Le tensioni conducono all’inquietudine mentale e un’attività mentale abnorme; produce preoccupazione, apprensione, paura e ansietà. Il rilassamento è quindi di assoluta necessità per permettere alle facoltà mentali di manifestarsi in assoluta libertà.
 
Eseguite questo esercizio nel modo più completo ed esauriente possibile, decidete mentalmente che rilasserete ogni muscolo e ogni nervo, finché non vi sentirete quieti e riposati e in pace con voi stessi e col mondo.
Il Plesso Solare sarà allora pronto a funzionare e voi sarete sorpresi del risultato.

 

[Per l’autore il plesso solare è la sede del subconscio; egli intende dire che se riuscite a rilassarvi completamente, rimanendo perfettamente immobili e in perfetto silenzio interiore, potrete entrare in comunicazione con il vostro subconscio che è in costante relazione con la Mente Universale, di cui è parte. E’ questa la chiave per accedere allo sconfinato potere dell’Universo].

 

Settimana 4

 

[L’autore suggerisce una potente affermazione per rafforzare la volontà e il potere di manifestazione. Essa va usata quotidianamente e prima di ogni altra espressione perché serve a formare la base, il tronco del carattere. Ripetetela diverse volte al giorno, decine e decine di volte, se necessario, finché non vi sentirete pervasi da una nuova sicurezza interiore, una nuova calma determinazione; sintomi, questi, che l’affermazione ha avuto i suoi effetti e ha prodotto in voi una nuova consapevolezza di potere e di successo].


Una delle più potenti affermazioni che potete usare allo scopo di rinforzare la volontà e comprendere il vostro potere di realizzazione è:

 

Posso essere quello che voglio

 
Ogni volta che lo ripetete realizzate chi e cosa è questo “Io”; cercate di arrivare ad una piena comprensione della vera natura dell’Io; se ci riuscite voi diverrete invincibili; e così è, a patto che i vostri obiettivi e propositi siano costruttivi e quindi in armonia col principio creativo dell’Universo.
 
Se fate uso di questa affermazione, usatela continuamente, notte e giorno, e durante la giornata pensatela più spesso che potete, continuate a farlo finché non sarà diventata una parte di voi; fatela diventare un’abitudine.
 
Finché non l’avrete fatto sarà meglio non iniziare nulla, perché la moderna psicologia ci dice che quando iniziamo qualcosa e non lo completiamo, o prendiamo una decisione e non la manteniamo, noi ci abituiamo al fallimento; assoluto e vergognoso fallimento.
 
Se non avete intenzione di fare qualcosa, non iniziatela; se le date il via, proseguitela ad ogni costo; se vi mettete in testa di fare qualcosa, fatela; non permettete a nulla e a nessuno di interferire…
 
Se manifestate quest’idea, iniziate con piccole cose che sapete di poter controllare e aumentate gradualmente l’impegno, ma mai in circostanze in cui le decisioni prese dal vostro Io possano essere revocate; troverete che potete eventualmente controllarvi, e molti uomini e donne hanno scoperto con loro disappunto che è più facile controllare un regno piuttosto che loro stessi.
 
[Molti non riescono a portare a compimento i propri obiettivi perché sono abituati a lasciare le cose a metà. Iniziano le cose con entusiasmo ma abbandonano presto. Questo è il modo sicuro di votarsi al fallimento. Lasciare le cose a metà, anche le più piccole e banali, vuol dire inviare al proprio subconscio e, quindi, all’Universo, un messaggio di incompiutezza, inefficienza, inettitudine.
 
Se appartenete a questa categoria di persone, è bene che provvediate ad eliminare questa pessima abitudine. Riflettete sempre attentamente su quel che state per intraprendere, piccole o grandi cose che siano; prendetevi tutto il tempo necessario, ma, una volta presa una decisione, portatela fino in fondo! Non permettete a niente e a nessuno di interferire con le vostre decisione e portate a compimento qualunque cosa cominciate. Acquisirete così la forma mentale della realizzazione e del successo].

 
La scorsa settimana vi chiesi di rilassarvi, di lasciarvi andare fisicamente.
Questa settimana vi sto per chiedere di lasciarvi andare mentalmente.
Se avete praticato l’esercizio datovi la scorsa settimana per quindici o venti minuti al giorno, secondo le istruzioni, potete senza dubbio rilassarvi fisicamente; e chiunque non riesca coscientemente a fare questo rapidamente e completamente non è padrone di se stesso. Non ha raggiunto la liberazione; è ancora schiavo delle condizioni.
 
Ma darò per scontato che abbiate padronanza con l’esercizio e siate pronti a fare il prossimo passo, ovvero la liberazione mentale.
 
Questa settimana, dopo aver assunto la vostra solita posizione, rimuovete tutte le tensioni tramite un completo rilassamento, quindi mentalmente lasciate andare tutte le condizioni avverse come odio, rabbia, gelosia, invidia, tristezza, guai o disappunto di qualunque genere.
Potreste dire che non potete “lasciar andare” queste cose, ma voi potete; potete farlo decidendolo mentalmente, tramite intenzione volontaria e tenacia.
Il motivo per cui alcuni non ci riescono è perché si lasciano dominare dalle emozioni piuttosto che dall’intelletto. Ma chi si farà guidare dall’intelletto arriverà alla vittoria.
Non ci riuscirete la prima volta che ci provate, ma la pratica porta alla perfezione, in questo come in qualsiasi altra cosa, dovete riuscire ad allontanare, eliminare e distruggere completamente questi pensieri negativi e distruttivi; in quanto sono semi che germogliano continuamente in condizioni di ogni genere e descrizione concepibile.
 
[L’esercizio consiste, nella sua sostanza, nel lasciare andare le emozioni negative. Lo stesso Haanel previene il lettore che non è una cosa molto facile da fare.
 
Se pensavate che il corso trattato nell libro fosse una passeggiata, credo che, man mano che andate avanti, vi renderete conto che non lo è affatto. Dopo i primi capitoli molti lettori gettano la spugna e smettono di praticare gli esercizi proposti. Devo ammettere che la prima volta è successo anche a me. Ho continuato a leggerlo come un libro qualsiasi e solo alla fine mi sono accorto che esso è un vero e proprio percorso iniziatico, formulato in termini più scientifici che metafisici, ma pur sempre un percorso di crescita che richiede impegno e disciplina. Anche il linguaggio, a volte un po’ troppo filosofico e specialistico, può essere motivo di scoraggiamento. Io vi consiglio di leggerlo e rileggerlo più volte non trascurando gli esercizi pratici. Tenetelo sul comodino, fatene un compagno di avventura, la meravigliosa avventura della scoperta di sé, dell’Universo e delle infinite potenzialità umane. E se questo vi dovesse costare impegno e sacrificio, fatelo con la gioiosa consapevolezza che vi porterà la libertà e la piena realizzazione di voi stessi].

 

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