Le regole dello specchio

18.01.2014 09:52

le regole dello specchioLe regole dello specchio

di Vadim Zeland


Il cofanetto comprendente due volumi:


La gestione della realtà (Volume 4 del Reality Transurfing)
Le mele cadono in cielo (Volume 5 del Reality Transurfing)

Nei due volumi de “Le regole dello specchioVadim Zeland approfondisce i concetti del Transurfing fornendo preziose informazioni sul modo di gestire la realtà.
Anche se a volte riprende dei concetti già esposti nella trilogia del Transurfing, in realtà li affronta da un nuovo punto di vista, dal punto di vista di una consapevolezza più espansa. I due volumi diventano così un indispensabile compendio di principi e tecniche che ci permettono di scivolare con leggerezza nella variante di realtà che vede realizzato il nostro scopo.

 

Alcuni estratti dai due libri.

La gestione della realtà

- Le danze con le ombre

Gestirsi la propria realtà è lo scopo e il significato della vita di ogni creatura.
La noia, come tale, non esiste. Esiste solo una brama insaziabile e costante di gestire la realtà.
Consapevolezza significa: in questo momento non dormo e mi rendo ben conto di quello che sto facendo e del motivo per cui lo sto facendo.
Prima legge del pendolo: il pendolo cerca di aumentare l'energia del conflitto.
Seconda legge del pendolo: il pendolo fa di tutto per stabilizzare la sua struttura.
I pendoli coordinano l'esistenza delle strutture organizzate.
Asservimento della volontà (dell'intenzione): la struttura insegna a volere ciò che a essa serve.
Al fine di svincolarsi dall'influenza zombizzante della struttura, bisogna scegliersi il ruolo di spettatore recitante.
Il processo di raggiungimento dei fini è il motore dell'evoluzione.
All'interno di una struttura l'uomo perde se stesso e cessa di capire chi è e cosa vuole.
La dipendenza è il risultato del fatto che la lancetta dell'attenzione è stata agganciata dal pendolo.
Per bloccare la dipendenza bisogna distogliere l'attenzione, reindirizzarla su qualcos'altro, modificare lo scenario e i suoi elementi decorativi.
Il crisma di un'epoca viene attirato dall'intenzione di un gruppo di persone, come una nube nello spazio delle varianti.
All'atto di ricevere un credito energetico, qualunque esso sia proclamate la vostra dichiarazione di intenzione.
Non si può battere un pendolo, si può solo abbandonare il gioco pericoloso in cui esso vi ha coinvolto o avviare un gioco proprio, al fine di diventare beniamini del pendolo.
Per iniziare un gioco proprio bisogna permettersi di essere se stessi.

la gestione della realtà- Il sogno degli dei

Il mondo è uno specchio duale: da un lato si trova la realtà materiale, dall'altro si estende lo spazio metafisico delle varianti. L'uomo percepisce la realtà così come gli hanno insegnato a percepirla. La vita è simile ad un sogno inconscio a occhi aperti, perché l'uomo non ha un punto di appoggio rispetto alla realtà.
Scendete in platea e osservate. Agite in modo impassibile, dandovi in affitto e rimanendo osservatori. La riduzione del livello di importanza, il movimento secondo la corrente delle varianti e la coordinazione danno la possibilità di muoversi alla cieca nel sogno a occhi aperti.
La vita di ogni essere vivente è un sogno di Dio. Il fine della vita e il servizio stesso a Dio, consistono nella co-creazione, cioè nella creazione insieme a Dio. Il processo di raggiungimento del fine è il motore dell'evoluzione.
La variabilità delle specie nel processo di evoluzione è formata dall'intenzione.
Dio crea la realtà e la gestisce attraverso l'intenzione di tutti gli esseri viventi. A ogni essere vivente Dio ha dato la libertà e il potere di formare la sua realtà a seconda del suo livello di consapevolezza. Se dichiarate un'intenzione, fate conto che si tratti dell'intenzione di Dio. Come potete dubitare del fatto che non si compia?
Non chiedere, non pretendere e non procurarsi le cose, ma creare.


Le mele cadono in cielo

I principi speculari (dello specchio)

1. Il mondo, come uno specchio, riflette il vostro modo di rapportarvi nei suoi confronti.
2. Il riflesso si forma nell'unità dell'anima e della ragione.
3. Lo specchio duale reagisce con un certo ritardo.
4. Lo specchio constata semplicemente il contenuto del rapporto, ignorando il suo orientamento.
5. Occorre trasferire l'attenzione dal riflesso all'immagine. Bisogna prendere il controllo dei pensieri, pensare non a quello che non si vuole e che si vuole evitare, ma a quello che si desidera e si ambisce raggiungere.
6. Mollare la presa sul mondo e permettergli di muoversi lungo la corrente delle varianti.
7. Accettare ogni riflesso come positivo. Qualsiasi cosa stia succedendo, tutto sta andando per il verso giusto, così come deve andare. Qui tutto si risolve con poco.

le mele cadono in cieloAl fine di ottenere nello specchio del mondo la realtà desiderata, bisogna seguire delle regole elementari: formarsi intenzionalmente nei pensieri l’immagine giusta, non prestare attenzione all'effetto ritardato con cui si manifesta il riflesso e limitarsi a dare ogni tanto un'occhiata intorno, alla ricerca delle nuove manifestazioni della realtà nascente in via di sviluppo.

Controllando il corso dei propri pensieri, potete controllare la realtà.
Constatate la formula dell’amalgama in ogni possibile momento.
Non bisogna muovere l'immagine riflessa ma l'immagine stessa, quella originaria, cioè il proprio modo di rapportarsi alla realtà e l'orientamento dei pensieri.
L'attenzione deve essere fissata sul traguardo finale come se fosse già stato raggiunto.
Per la materializzazione della diapositiva, bisogna farla girare nei pensieri in modo sistematico e per un tempo sufficientemente lungo.
Non si devono sopprimere le emozioni, bisogna cambiare il modo di rapportarsi al mondo.

Il portiere dell'Eternità

L'intossicazione e l'intasamento dell'organismo, i potenziali superflui e le intenzioni irrealizzate riducono il potenziale energetico.
Per liberare risorse energetiche bisogna o mollare una parte delle intenzioni potenziali, o innescare dei processi per una loro tempestiva realizzazione.
Per far sì che l'energia funzioni, occorre concentrarsi sul fine ultimo.
La concentrazione non è tensione ma focalizzazione.
Abituatevi a riflettere su quello che state facendo in un dato momento.
Occorre fissare sistematicamente l’attenzione sulla diapositiva del fine.
Occorre smettere di giustificarsi.
Occorre lasciare ogni tentativo di conferma del proprio valore.
Occorre sostenere l'amalgama e osservare i principi speculari.
Al fine di ridurre la polarizzazione, occorre allentare i raggi (i movimenti) troppo tesi.

Le tecniche di gestione della realtà:


- La diapositiva del fine
- La visualizzazione del processo
- I flussi energetici
- Il frame
- L'onda d'urto
- La sfera esterna
- La sistemazione degli scenari e delle decorazioni
- L'amalgama del fine
- Il fissaggio dell'intenzione
- L'integrazione.
È da considerarsi preferenziale la tecnica che riesce meglio.
Fate tutto come vi è più comodo.

La condizione chiave del successo è la pratica regolare.
Occorre fuoriuscire dallo specchio.
Dopo aver ricevuto le conoscenze di base occorre cambiare la direzione dell'intenzione, dal “ricevere” al “creare”.
Non serve inventare un'idea, l'importante è riconoscerla.
Uscendo dal punto di partenza, bisogna muoversi seguendo la corrente delle varianti.
Occorre prendersi il diritto di essere nel giusto.
Occorre uscire dai ranghi ed emettere il proprio personale verdetto, cioè fruire del diritto dell'Arbitro: così ho disposto, perché io sono l'Arbitro della mia realtà.

 

Reality Transurfing - Le Regole dello Specchio - Libro
Il seguito della trilogia del Transurfing - Cofanetto con 2 libri non vendibili separatamente (La Gestione della Realtà Le Mele Cadono dal Cielo)
€ 18.6