Citazioni da "Gli insegnamenti di don Juan"

16.06.2013 14:57

Gli insegnamenti di Don Juan

Carlos Castaneda_Gli insegnamenti di Don Juan

Gli insegnamenti di Don Juan

Ho l'abitudine, come tanti, di sottolineare, in un libro, le frasi che più mi piacciono. Così, quando rileggo il libro, tutto mi è familiare, basta solo dare un'occhiata alle cose sottolineate. A volte registro queste frasi con un sottofondo musicale e poi le riascolto, specie quando sono in auto. In questo modo è come se rileggessi il libro. Di alcuni testi, per me di particolare importanza, sono riuscito ad assimilare il contenuto semplicemente ascoltando le frasi più belle e interessanti che mi sono registrato.

In queste pagine potete trovare alcune delle citazioni più interessanti, con le parole stesse dell'autore, tratte dai testi che sono stati decisivi per la mia formazione.

 
Dai libri di Carlos Castaneda :
Gli Insegnamenti di Don Juan
(A scuola dallo stregone)

Il potere risiede nel tipo di sapere che possediamo. Che senso avrebbe conoscere cose inutili? Esse non ci possono preparare all'inevitabile incontro con l'ignoto.  
 
In questo mondo  nulla ci viene regalato. Tutto ciò che dato da imparare viene imparato con fatica.
 
Un uomo si avvia verso il sapere come se andasse in guerra: perfettamente vigile, con timore, rispetto e assoluta sicurezza. Andare verso il sapere o in guerra in qualunque altro modo e un errore, e chi lo commette potrebbe non vivere abbastanza lungo per rimpiangerlo. Quando un uomo ha soddisfatto questi quattro requisiti - essere perfettamente vigile, provare timore, rispetto e un'assoluta sicurezza - non dovrà rendere conto di nessun errore; quando è in questa condizione, le sue azioni perdono la fallibilità delle azioni di uno stupido. Se l'uomo sbaglia, o subisce una sconfitta, avrà perso soltanto una battaglia e non dovrà pentirsi amaramente.  
 
Soffermarsi troppo sull'io causa una terribile stanchezza. Un uomo in questa condizione è sordo e cieco a tutto il resto: è la stanchezza stessa a far sì che non veda più le meraviglie che lo circondano.  
 
Quando un uomo si dispone ad apprendere, deve impegnarsi quanto più è possibile, e i limiti del suo apprendimento sono determinati dalla sua stessa natura. Non c'è quindi ragione di parlare di sapere: la paura della conoscenza è naturale; la proviamo tutti e non c'è nulla che si possa fare per evitarla. Ma per quanto spaventevole possa essere l'apprendimento, ben più terribile è il pensiero di un uomo senza sapere.  
 
Arrabbiarsi con gli altri significa dare importanza alle loro azioni ed è imperativo porre fine a questo modo di sentire. Le azioni degli uomini non possono essere così importanti da mettere in secondo piano la sola scelta possibile: il nostro inevitabile incontro con l'infinito.  
 
Ci sono milioni di strade. Un guerriero, di conseguenza, deve sempre tenere presente che una strada è soltanto una strada; se sente di non doverla seguire, per nulla al mondo dovrà indugiarvi. La decisione di proseguire su di essa o di abbandonarla dev'essere presa indipendentemente dalla paura dall'ambizione. Un guerriero deve considerare ogni strada con attenzione e determinazione e c'è una domanda che non può fare a meno di porsi: questa strada ha un cuore?  
Le strade sono tutte uguali non portano da nessuna parte. Ciononostante, una strada senza un cuore non è mai gradevole. D'altro canto, una strada con un cuore è facile... un guerriero non deve sforzarsi per trovarla gradevole, essa rende il viaggio felice e finché un uomo la segue è una cosa sola con essa.

Sono quattro i nemici naturali dell'uomo: la paura, la chiarezza, il potere e la vecchiaia. Paura, chiarezza e potere possono essere vinti, ma non la vecchiaia. E' possibile ritardarne gli effetti, ma non sconfiggerla.

 

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Gli Insegnamenti di Don Juan Voto medio su 19 recensioni: Da non perdere